
A differenza del sistema pensionistico di base, che, come sappiamo tutti, è obbligatorio aderire o meno ad una forma di previdenza integrativa – per costruire la propria pensione complementare – è sempre un qualcosa che si decide in autonomia e in modo volontario. Quindi nessuno di noi è obbligato a farlo.
Ma quali sono le principali motivazioni che dovrebbero portarti ad aprire un fondo pensionistico integrativo?
Posso dirti in tutta franchezza che io non trovo motivazioni per NON farlo.
Ma se proprio devo fare una “selezione” di tutti i buoni motivi che dovrebbero condurre un lavoratore a crearsi una pensione integrativa.
Allora ti dovrei proporre questi primi 5.
1. PUOI INTEGRARE LA TUA PENSIONE PUBBLICA DI BASE
Il primo punto è il più ovvio, ma anche IL VERO MOTIVO che dovrebbe “convincerti” a
decidere di aprire un fondo pensione: lo scopo è integrare la pensione di base, a tutela del tuo tenore di vita, una volta terminata l’attività lavorativa.
Grazie alla previdenza integrativa e a quel gruzzoletto che metteresti via ogni mese fino al momento del ritiro dal mondo del lavoro, ti ritroverai con delle risorse aggiuntive da affiancare alla tua pensione pubblica, risorse che sicuramente aiuteranno te e la tua famiglia a contrastare piccoli e grandi problemi che potrebbero sopraggiungere ad un certo momento della vita, una bella sommetta che ti aiuterebbe certamente a goderti la tranquillità e il riposo che meriti.
Sicuramente non dovrai temere di dover abbassare il tenore della tua vita o di modificare le tue abitudini in un momento delicato come quello della terza età.
2. LA PENSIONE INTEGRATIVA E’ ALLA PORTATA DI TUTTI
Uno dei timori riguardo l’apertura dei fondi pensione, che noto maggiormente nei miei clienti e nelle persone con cui mi approccio in generale, è che siano di difficile gestione.
La credenza comune è quindi quella di dover poi seguire e gestire un fondo di investimento che dura tutta una vita, e che sia poco flessibile. Non è assolutamente così, anzi. E ti spiego perché.
Uno dei vantaggi della previdenza integrativa è proprio quello di essere alla portata di tutti.
Non occorre essere dei “grandi investitori” per ottenere dei risultati, basta destinare con costanza dei piccoli importi, per poter poi, negli anni, accumulare un bel capitale.
La previdenza integrativa è una forma di risparmio FLESSIBILE, che massimizza i propri risultati nel tempo: questo significa che è possibile cambiare le somme investite a seconda delle tue esigenze, in questo modo il capitale ed i rendimenti si rivalutano e i vantaggi fiscali si cumulano.
Il primo punto è il più ovvio, ma anche IL VERO MOTIVO che dovrebbe “convincerti” a decidere di aprire un fondo pensione: lo scopo è integrare la pensione di base, a tutela del tuo tenore di vita, una volta terminata l’attività lavorativa.
Grazie alla previdenza integrativa e a quel gruzzoletto che metteresti via ogni mese fino al momento del ritiro dal mondo del lavoro, ti ritroverai con delle risorse aggiuntive da affiancare alla tua pensione pubblica, risorse che sicuramente aiuteranno te e la tua famiglia a contrastare piccoli e grandi problemi che potrebbero sopraggiungere ad un certo momento della vita, una bella sommetta che ti aiuterebbe certamente a goderti la tranquillità e il riposo che meriti.
Sicuramente non dovrai temere di dover abbassare il tenore della tua vita o di modificare le tue abitudini in un momento delicato come quello della terza età.
3. ADERIRE AD UNA FORMA PENSIONISTICA INTEGRATIVA CONVIENE FISCALMENTE
Molti non lo sanno, ma tu devi sapere che il regime fiscale della previdenza integrativa è agevolato rispetto a qualsiasi altro strumento di investimento, proprio perché è lo Stato che ne incentiva l’adesione.
Lo Stato premia gli iscritti ad un fondo pensione con grandi incentivi fiscali: innanzitutto i contributi versati annualmente nella forma pensionistica integrativa sono deducibili dal proprio reddito dichiarato ai fini IRPEF, entro il tetto massimo pari a 5.164,57 € annui. E per i giovani alla loro prima occupazione è previsto un ulteriore bonus di 2.582,29 euro annui, a partire dal quinto anno di partecipazione al fondo pensione e per i successivi 20 anni. Il risparmio fiscale consiste, quindi, nell’abbattimento del reddito imponibile, dal momento che i contributi versati vengono sottratti, con conseguenti minori imposte IRPEF da versare. Inoltre’ possibile dedurre anche i versamenti effettuati a favore di un familiare “fiscalmente a carico” (vale a dire chiunque in famiglia abbia un reddito al di sotto dei euro 2.840,51). Insomma, la pensione integrativa non è solo un investimento per il tuo futuro ma anche uno strumento che ti premia con un beneficio fiscale importante, tale da aumentare il valore del tuo risparmio.
4. IL RISPARMIO DEL FONDO PENSIONE NON E’ PIGNORABILE
Ricorda che se decidi di aprire un fondo pensione i tuoi risparmi saranno totalmente protetti: le forme pensionistiche integrative costituiscono dei patrimoni autonomi e separati all’interno del patrimonio complessivo del gestore (banca, impresa assicurativa, o altre società di gestione), e quindi in caso di suo fallimento il patrimonio accumulato è salvaguardato. Inoltre, le risorse versate dagli aderenti sono impignorabili ed insequestrabili da parte di eventuali creditori degli stessi gestori.
5. POSSIBILITÀ DI RISCATTO E ANTICIPAZIONE DEL FONDO PENSIONE
Come abbiamo detto il fondo pensione una forma di investimento molto flessibile, anche per ciò che riguarda le varie forme di riscatto e dell’anticipazione del fondo in caso di necessità.
Quindi sarà possibile:
- l’anticipazione del fondo pensione: potrai richiedere anticipatamente una parte di quanto accumulato, fino al 75% per spese sanitarie o acquisto/ristrutturazione della prima casa e fino al 30% per qualsiasi altra esigenza;
- il riscatto del fondo pensione: potrai far richiesta del 50% o il 100% di quanto accumulato in caso di perdita del lavoro o sopraggiunta invalidità permanente;
- il riscatto in caso di morte prima del pensionamento e la possibilità di rendere reversibile la pensione integrativa (misure a favore degli eredi o dei beneficiari).
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