La politica è ascoltare il cuore

Che cos’è la politica, se non la capacità di ascoltare davvero le persone e di trasformare le loro storie in strumenti concreti di cambiamento? Questa domanda me la porto dentro ogni giorno. Perché per me la politica non è soltanto una funzione o un’istituzione: è relazione. È incontro. È responsabilità verso chi ci affida fiducia e speranze.

È anche da qui che nasce la legge sull’ascolto, appena approvata in Consiglio regionale e su cui sono intervenuta. Una legge semplice ma fondamentale: perché riconosce che ascoltare non è un gesto accessorio, ma un dovere politico e umano. Non si governa una comunità senza accogliere la voce di chi la vive. E non si costruiscono risposte efficaci se non si parte dai bisogni reali, raccontati da chi li vive ogni giorno sulla propria pelle.

Mi ha molto colpita una frase che porto spesso con me, tratta da una poesia di John Donne: “Nessun uomo è un’isola, completo in sé stesso”. È una verità antica e potente. Nessuno si salva da solo, nessuno può bastare a se stesso. E questo vale anche – forse soprattutto – nella politica. Le decisioni più giuste sono quelle che nascono dal confronto, dal dubbio, dall’ascolto reciproco

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Penso allora a storie come quella di Romina Saracco, una donna straordinaria della mia terra, Asti. Dopo una lunga battaglia contro un tumore, Romina ha deciso di tornare a correre. Letteralmente. Non più solo navigatrice, ma pilota, in una gara che è molto più di una competizione sportiva. È una sfida con sé stessa, una dichiarazione d’indipendenza, un inno alla vita. Romina ha solo chiesto di poter essere di nuovo se stessa, e questa è una delle richieste più autentiche che una persona possa fare.

Io ho voluto sostenere la sua storia, perché parla anche a me, alla politica, alle istituzioni. Parla di resilienza, di forza, ma anche di diritto alla normalità dopo la malattia. E ci ricorda che dietro ogni storia ci sono esigenze, diritti, possibilità che meritano attenzione.

Per questo, la legge sull’ascolto non è un punto d’arrivo, ma un punto di partenza. È l’impegno a costruire un Piemonte in cui ogni cittadino – non importa quanto fragile, quanto marginale, quanto silenzioso – possa trovare un orecchio attento e una risposta possibile. La mia idea di politica è questa. Una politica che non si chiude nei palazzi, ma che si lascia attraversare dalle persone. Che sa guardare negli occhi. Che riconosce il valore delle storie individuali e collettive. Perché nessuno è un’isola. E la forza di una comunità si misura nella sua capacità di non lasciare indietro nessuno.

Il Giro del Nizza è un’immersione in un mondo di sapori e di saperi (25/27 aprile)

Un percorso che, partendo da Nizza, si snoda tra le colline circostanti. Un viaggio autentico alla scoperta di casolari, fattorie, ristoranti e cantine, dove l’accoglienza è genuina e il legame con la terra si respira in ogni dettaglio. Lungo il cammino si ha l’occasione di incontrare i produttori, i contadini che coltivano la terra con dedizione e rispetto, ascoltare le loro storie e degustare calici che ci raccontano tradizione, passione e identità. Ogni tappa unisce cultura, territorio, buon vino e curiosità.

L’Adunata degli Alpini è una grande festa nazional-popolare (Biella 9/11 maggio)

L’Adunata degli Alpini è una grande festa nazional-popolare (Biella 9/11 maggio) un momento di ritrovo e condivisione che unisce persone di ogni età e provenienza. Non è solo una celebrazione militare – anche se la Cittadella Alpina porta alla conoscenza l’eccellenza dei nostri corpi in armi – ma un’occasione per respirare un forte senso di appartenenza, solidarietà e orgoglio. Dopo nove anni (la precedente era stata ad Asti) è tornata in Piemonte, e non potevo assolutamente mancare, una città che si è illuminata di tricolore e una sfilata che mette i brividi per l’emozione che trasmette. Le città che ospitano l’Adunata si trasformano in luoghi di festa, memoria e amicizia, tra cori, sfilate, abbracci e racconti di vita. Tanti gli astigiani presenti, simbolo di una continuità e di un senso di appartenenza davvero unico.

 

Il Rally del Grappolo un momento di orgoglio dove motori e territorio si fondono (Castiglione d’Asti – 11 maggio)

Un altro momento di orgoglio per il mio territorio è stata la partecipazione alla conferenza di presentazione del Rally del Grappolo. Un evento in cui motori e territorio si fondono in una combinazione unica, capace di unire passione sportiva, tradizione e paesaggio. Il rombo delle auto da rally si mescola alla bellezza delle nostre colline, creando uno spettacolo che celebra l’energia e la vitalità della nostra comunità.